Premessa. Venerdì sera è morto Enzo Jannacci (e se è per questo, mentre scrivo, SkyTg24 annuncia
la morte di Franco Califano). Non posso dire di essere stata una sua fan
sfegatata anche perché, ammettiamolo, non è che facesse molto “chic” avere la sua
discografia completa in prima fila accanto allo stereo, però io Ho visto un re, Ci vuole orecchio, Messico
e Nuvole e Vengo anch’io, no tu no
le ho cantate a squarciagola per gran parte dell’adolescenza, e anche qualcosa
di più.
Oggi prima, fallimentare, uscita dopo la reclusione
causa labirintite. Il mio delirio di onnipotenza mi ha fatto stilare una lista della
spesa lunga 4 fogli protocollo perché avevo deciso di impastare e lievitare
tutto ciò che non ho impastato e lievitato negli scorsi 12 anni, cosa che mi è
costata pure una discussione col marito il quale, forse, aveva più chiare di me
la mie condizioni fisiche.
Quando ho trovato lo scaffale del lievito assaltato,
razziato, svuotato, mi sono arresa all’evidenza dei fatti sta Pasqua me la passo in panciolle, con le mani in mano (anzi, con l’uncinetto
in mano)e a lievitare ci si penserà la prossima settimana.
Se è vero che ho dovuto (temporaneamente) rinunciare a
casatielli, gnocchi fritti e torte l formaggio, mi sono consolata rendendo felice
quel paio di minorenni che mi girano per casa con una super cena tex mex:
Fagioli (italo)messicani e tacos con carne.
Ammetto e confesso che le Tortillas le ho prese fatte,
ma non ho voluto leggere gli ingredienti, di qualcosa dovremo pure mori’ però
ho pensato che magari due tortillas industriali non avrebbero fatto chissà
quali danni, ma il ripieno no. Quello è rigorosamente home made.
E stasera Enzo Jannacci lo abbiamo ricordato così.
Fagioli
(italo)messicani a modo mio
1 fetta di pancetta tesa dolce
1 barattolo di fagioli rossi precotti, che sono un’altra cosa rispetto ai borlotti. In realtà i messicani usano quelli neri, ma qui vige lo spirito di adattamento.
½ bottiglia di passata di pomodoro
peperoncino e paprika ad libitum
1 fetta di pancetta tesa dolce
1 barattolo di fagioli rossi precotti, che sono un’altra cosa rispetto ai borlotti. In realtà i messicani usano quelli neri, ma qui vige lo spirito di adattamento.
½ bottiglia di passata di pomodoro
peperoncino e paprika ad libitum
Tagliare la pancetta a dadini e far rosolare in una
padella senza aggiungere grassi anzi, in caso la pancetta risulti
particolarmente “grassa”, una volta rosolata per bene, butto via il grasso in
eccesso e la faccio scolare su carta assorbente.
Aggiungere un cucchiaio di olio, i fagioli e la passata di
pomodoro. Salare e speziare a piacimento e far asciugare bene il pomodoro, facendo cuocere il tutto per una decina di minuti.
4
tortillas a modo mio
Avrei comprato il macinato, ma era finito pure quello così ho optato per una variante che si è rivelata pure migliore.
Avrei comprato il macinato, ma era finito pure quello così ho optato per una variante che si è rivelata pure migliore.
500 gr bocconcini di manzo
1 porro
½ bicchiere di passata di pomodoro
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
peperoncino
paprika
ketchup piccante
1 porro
½ bicchiere di passata di pomodoro
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
peperoncino
paprika
ketchup piccante
Tritare i bocconcini di manzo.
In una padella bella larga far scaldare due cucchiai d’olio
extravergine di oliva e due dita d’acqua e far appassire il porro.
Aggiungere il macinato e far rosolare per bene. Salare,
aggiungere il concentrato di pomodoro e far asciugare i succhi della carne. Versare
la passata, le spezie e cuocere per altri dieci minuti.
Spengere la fiamma e finire col ketchup piccante.
Mentre la carne si intiepidisce e si insaporisce,
mettere sul fuoco un’altra padella e far scaldare le tortillas per un paio di
minuti per lato, l’idea è quella di renderle più “croccantine”. Piegarle in
due, a formare una mezza luna e farcirle con la carne.
Quanto prima ci cimenteremo con le tortillas fatte in
casa e nuovi, esaltanti e piccanti ripieni.
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